Solitamente non è consigliato usare il bluff molto frequentemente, soprattutto perché a lungo andare i vostri avversari si accorgono della vostra strategia e non ci cascheranno più.
Poniamo che state ancora facendo il giro delle puntate e la partita trascorre lenta. Cosa fate? Movimentate il tutto con un bluff, punzecchiando poi l’ego degli altri giocatori per farli puntare finché non mollano il gioco?
Il punto è che se state usando un bluff, potrebbe ritorcervi contro perché il vostro avversario non molla. Il vostro bluff è fallito, oppure no?
Dipende dalle carte che avete poi in mano. Se il vostro punteggio è buono, potreste vincere contro di lui e il vostro attacco suicida vi porterebbe alla vittoria. Ma vale la pena rischiare così tanto?
Lo scopo del bluff è spesso quello di movimentare le acque e allontanare i giocatori deboli, ma attaccare un avversario che ha una mano vincente spesso non porta a buoni risultati. Bisogna prima analizzare tutta la situazione, le carte che gli altri potrebbero possedere e la loro psicologia di gioco, e soltanto dopo provare ad attaccare con un bluff, fingendo di avere una mano mostruosa.
Ma se il vostro avversario accenna ad una mano migliore della vostra, siate umili e non proseguite il vostro bluff, prima di perdere realmente tutto.